Quelle enigmatiche logiche di protocollo

bersani tg

Mattarella è stato Mattarella. Che cosa ha fatto? Ci ha fatto leggere i valori della Costituzione con gli occhi della vita comune. Ci ha fatto notare che la Costituzione non è un’accozzaglia formale di parole ma è qualcosa di sostanziale e che i cittadini guardano le istituzioni, la Repubblica, attraverso gli ospedali, le scuole, il lavoro, e i diritti e penso che sia stato un gran bel discorso.

In fondo io ho sempre pensato questo di Mattarella: noi non abbiamo più i padri costituenti. Non ci sono più. E quindi possiamo correre dei rischi: che nei cambiamenti si possa perdere il senso dei binari, i valori basici. E lui sarà un traghettatore verso il nuovo, che ci farà stare nei binari dei valori fondamentali.

Una cosa su tutte: è suonata la parola “Resistenza”

E ancora

Io non intendevo affatto tirar per la giacca il Presidente della Repubblica, nell’intervista da Fabio Fazio a Che tempo che fa.

Oggi Mattarella ha detto una cosa molto precisa: i contenuti toccano al Parlamento, per le riforme, e ha suggerito di evitare l’eccesso di deroga nelle procedure di costruzione delle norme. Punto. Fa il suo dovere. Sta dicendo una cosa costituzionale. Costituzionalmente sacrosanta. Tocca a noi, non a Mattarella, far vivere una discussione vera, sulle riforme da fare, su quelle che ci sono, e su quelle altre che andrebbero fatte. Nessuno tiri per la giacca il Presidente della Repubblica, io non lo farò certamente.

Il giudizio di Bersani sul rapporto con il Governo che emerge dal discorso del Presidente della Repubblica

Correttissimo. Mi pare che ne abbia riconosciuto un ruolo in questo semestre europeo. Mi pare che abbia, intanto, delineato un profilo del suo mestiere, del mestiere del Presidente della Repubblica: ha detto “io faccio l’arbitro” , spero di farlo bene ma bisogna che i giocatori mi diano una mano. E lì c’è un messaggio forte perchè ciascuno di noi, parlamentari, amministratori, deve capire che in qualche misura anche a lui tocca custodire un po’ la Costituzione e dà l’idea di una politica che ragiona  per un collettivo e non una poliltica solo piena di chiacchiere e di “io, io, io”. Ecco credo che questo messaggio andrebbe raccolto.

Mentana: Bersani, prendiamo il toro per le corna: Berlusconi…. si è parlato molto che l’abbiano  “resuscitato” ….

Bersani :

.. Le corna le fa più che altro …

Questo slideshow richiede JavaScript.

… prendiamo per le corna Berlusconi, bà insomma, m’è parso uno più capace di farlo che farsele prendere

Mentana: Non so a cosa si riferisca …

E poi. Alla domanda del direttore Enrico Mentana sul perchè alla cerimonia d’insediamento del Presidente della Repubblica al Quirinale ‘c’erano cani e porci’ e lui no, Bersani risponde

‘Il protocollo non lo prevede, io.. Ex-Presidente del Consiglio sono stato incaricato e scaricato’

bersani tg

Altra cosa importante : Il capo dello Stato ha chiamato l’ex Cavaliere a partecipare alla cerimonia. Il leader del movimento 5 stelle ha declinato l’invito: al Colle è salita  una delegazione di rappresentanti dei vari partiti.

Poi sui rapporti con il governo nel Pd, BERSANI :

Intanto vorrei smentire con forza che ci sia lite o niente. Continuo a pensare che la politica possa essere sincerità e lealtà. Basta che mi si dica cosa si vuole fare, su questo e quell’altro punto si trova una mediazione giusta. Si tiene conto dei punti di vista e si va avanti. Che problema c’è, ogni grande partito nel mondo ha punti di vista discordi. Il punto è che si è costretti a parlarne in pubblico. Si potrebbero risolvere per altre vie questi problemi. Ma escludo che ci siano rancori po secxonde intenzioni.

Pierluigi Bersani ‘Mattarella sarà un traghettatore’ (link)

P. Bersani ‘La politica può essere sincerità e lealtà’ (link)

A Pierluigi : nessuno ti ha scaricato, anche perchè tu non hai scaricato noi ! e questo anche è importante

😀

 

Sergio Mattarella Presidente della Repubblica

 

mattarella

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

 PERCHE’, COME BERSANI, MI ASPETTO CHE MATTARELLA SIA UN OTTIMO PRESIDENTE

Sergio Mattarella, è vero, porta con sé una storia “antica”. Una storia che tutti vorremmo esserci messi alle spalle. Tutti speriamo sia così. Però attenzione a non commettere l’errore di “gettare via l’acqua con il bambino dentro”. Si tratta di una storia che ha reso grande l’Italia ed è stata costruita da uomini illustri e gloriosi, come il fratello dell’attuale Presidente della Repubblica, Piersanti.

Il nostro paese vive di intrighi e angoli bui ma anche di strade luminosissime che si allungano al sole della ragione e della passione civile.

E al di là delle ragioni e motivazioni politiche che ci portano questa “altissima” candidatura,  e del tempo storico che viviamo, il dato più importante di tutti è che Sergio Mattarella è su quella strada luminosa.

Non sappiamo come sarà la sua Presidenza, nessuno può saperlo, nemmeno l’interessato, ma ragionevolmente c’è da aspettarsi un lungo periodo assolato e sicuramente sereno. Molto più sereno di quanto sia stato il novennato di Napolitano.

Senza guardare la riconquista dell’unità del Pd, il muscolo mostrato da Renzi, la regia democristiana che raramente fallisce colpi importanti, io apprezzo il profilo caratteriale e temperamentale dell’attuale Presidente: la mediazione è l’arte di quella che viene additata sempre con tanto astio, la Democrazia Cristiana.

E’ l’esperienza e la forza interiore di chi ha retto sorti e si è saputo destreggiare in tante indicibili ed inconfessabili difficoltà.

Un po’ come il politico Bersani. Non conosco a fondo l’uomo, ma posso percepirlo. Ecco Mattarella gli si avvicina, o meglio Bersani si avvicina molto a Mattarella.

Non è “antico” è saggezza. Ricordate Bersani quando diceva “chiedimi chi erano i Beatles”. Ecco è un po’ quello.

Certo i giovani rivoluzionano sempre tutto e non è sempre detto che sia sbagliato. Ma un Presidente della Repubblica non può essere così giovane,  infatti per Costituzione deve avere almeno 50 anni. E non deve neanche essere tanto “vecchio” da non capire i “cambiamenti” epocali.

Mattarella dovrebbe funzionare così: abbastanza saggio da non farsi confondere e saper tenere la barra dritta di un paese con tante, tantissime realtà. E nello stesso modo abbastanza “elastico” da comprendere tutto ciò che si muove e trasforma l’epoca.

Perché non penso che un socialismo reale sia la soluzione migliore

Non credo che un socialista o un uomo più a sinistra avrebbe risolto i problemi attuali. Queste le mie perplessità su Giuliano Amato ma anche su altri più o meno a sinistra.

Mi sarei aspettata una buona presidenza da Bersani, proprio perché sulla stessa scia, sulla stessa strada assolata di Sergio Mattarella. Ma forse a Bersani alla lunga non sarebbe riuscita un’operazione di mediazione tra le parti ancora in campo, non perché non capace, no, assolutamente, ma perché già ancora troppo recentemente provato. Probabilmente il tempo di Bersani arriverà. Io glielo auguro e me lo auguro.

Ma Pierluigi è saggio e sa stare anche nelle retrovie perché sa che ogni ruolo è allo stesso modo importante ed indispensabile.

Ho molto apprezzato che il primo gesto dell’attuale Presidente della Repubblica sia stato una visita alle Fosse Ardeatine (link alle foto),  proprio per rimarcare che come popolo italiano abbiamo tutto l’appoggio dalla sua personalità istituzionale per combattere i pericoli che incombono, strisciando nascostamente, e che vorrebbero farci riportare indietro agli anni del terrore, qualunque terrore sia.

Infatti le prime poche parole del Capo dello Stato sono state di “speranza per tutti i cittadini”. (link)

Siamo con Lei Presidente, noi cittadini, io personalmente, e voglio sperare tutti i deputati, in primis Pierluigi Bersani. Per il momento la pagina dei 101 è stata cancellata, come che sia.

 Buon lavoro Presidente.

Auspico che realmente possiamo stare tutti più sereni (nel senso buono del termine! )

Renzi: “Buon lavoro, Presidente Mattarella. Viva l’Italia” (link)

Esulta il Pd (link)

37

Una chicca: uno stralcio della sentenza dell’omicidio Mattarella

LA SENTENZA DELL’OMICIDIO MATTARELLA

CORTE DI ASSISE

Sezione Prima

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

L’anno millenovecentonovantacinque il giorno dodici del mese di aprile in Palermo

LA CORTE DI ASSISE DI PALERMO SEZIONE PRIMA

OMICIDIO MATTARELLA

Il 6 gennaio 1980, come ogni domenica, il Presidente della Regione siciliana, Piersanti Mattarella, si accingeva, in compagnia dei suoi familiari, a recarsi alla chiesa di S. Francesco di Paola, per assistere alla celebrazione della S. Messa. In tale occasione, come ogni volta che usciva per motivi privati, l’onorevole Mattarella aveva manifestato la precIusa intenzione di non utilizzare la scorta di sicurezza predisposta a cura dell’Ispettorato Generale di P.S. presso la Presidenza della Regione Siciliana. Alle ore 12,45 circa l’On. Mattarella ed il figlio Bernardo, di venti anni, scendevano nel garage, sito in fondo ad uno scivolo prospiciente via Libertà e distante dall’abitazione circa 15 metri, per prelevare l’autovettura. Il Presidente effettuava, quindi, la manovra di retromarcia e fermava l’auto sul passo carrabile per consentire alla moglie di prendere posto sul sedile anteriore ed alla suocera di sistemarsi sul sedile posteriore. Frattanto il figlio si attardava per chiudere la porta del garage ed il cancello che dallo scivolo immette nella strada. Improvvisamente, al lato sinistro dell’autovettura, che era rimasta con la parte anteriore rivolta verso lo scivolo, si avvicinava un individuo dall’apparente età di 20-25 anni, altezza media, corporatura robusta, capelli castano-chiari sul biondo, carnagione rosea, indossante una giacca a vento leggera (“piumino” o “K-way”) di colore celeste, il quale, dopo avere inutilmente cercato di aprire lo sportello anteriore sinistro, esplodeva alcuni colpi d’arma da fuoco all’indirizzo dell’On. Mattarella, che sedeva al posto di guida. La vittima cadeva riversa sul lato destro e veniva parzialmente coperta dal corpo della moglie, che si era piegata su di lui, appoggiandogli le mani sul capo, nel tentativo di fargli da scudo. Dopo avere esploso alcuni colpi, il giovane killer si avvicinava ad una Fiat 127 bianca sulla quale si trovava un complice armato con il quale parlava per qualche attimo in modo concitato e dal quale riceveva un’altra arma con cui tornava a sparare contro il presidente Mattarella, già accasciatosi sul sedile dell’auto, dal finestrino posteriore destro della Fiat 132. In tale ultima occasione feriva anche la signora Irma Chiazzese, china sul corpo del marito.

I due assassini si allontanavano a bordo della Fiat 127 bianca che veniva poi ritrovata, verso le ore 14.00, poco distante dal luogo del delitto. ….

Nell’arco dello stesso giorno, 6 gennaio l’omicidio veniva rivendicato con quattro contraddittorie telefonate. ….

Le risultanze delle indagini venivano riferite dagli uffici di P.G. con rapporti dell’8 e lO febbraio, del 14 e del 26 marzo e – da ultimo – del 23 dicembre 1980 con i quali, pur esprimendo il convincimento che l’On. Mattarella fosse stato ucciso per bloccare la sua azione di rinnovamento e moralizzazione della vita pubblica, si formulava la conclusione che non era stato possibile identificare nè gli autori materiali nè i mandanti del gravissimo delitto.

In data 24 dicembre 1980 gli atti venivano quindi trasmessi al Giudice Istruttore per la formale istruzione contro ignoti. …

Confermata comunque la matrice mafiosa dell’omicidio del Presidente Mattarella, nonché le ulteriori risultanze processuali a carico degli esecutori materiali del delitto e quelle nei confronti del Pellegriti e dell’Izzo, il G.L disponeva il rinvio a giudizio di Greco Michele, Riina Salvatore, Provenzano Bernardo, Brusca Bernardo, Calò Giuseppe, Madonia Francesco e Geraci Antonino, ritenendoli responsabili del delitto, in quanto membri della “commissione”, organIsmo di vertice dell’organizzazione criminosa denominata Cosa Nostra; di Fioravanti Giuseppe Valerio e Cavallini Gilberto, in qualità di esecutori materiali e di Pellegriti Giuseppe e Izzo Angelo, perchè ritenuti responsabili del reato di calunnia.

Ancora Buon lavoro Presidente

In diretta live con Pierluigi Bersani

 

 

8 9 10

 

Roberto Vicaretti parlando dell’intervista a Bersani di pochi minuti prima :

Vedo un uomo completamente cambiato rispetto a due anni fa. Cosa sta diventando il Pd?

Massimo Bordin.

Il dato rilevante è che il Pd era un partito di centrosinistra che guardava al centro, adesso è un partito di sinistra che guarda al centro.

Fiorito

il Pd è un partito lento, se fosse stato più veloce alle elezioni i grillini non sarebbero stati al 25%

 

Intervista di pochi secondi prima al tg La7

5

Bersani : Fuori dalla logica del personalismo solo in quella direzione lì io sono d’accordo. Se si va per quella strada io mi tiro fuori

Una legge elettorale che mette in atto un meccanismo dove chi cammina per strada non può incontrare il proprio deputato e che consente al maggior partito di poter avere le preferenza e tutti gli altri invece no, ma ci sembra di poter andare per questa strada?

Conosco in premessa l’assoluta competenza ed il rigore istituzionale di Mattarella

A chi mi diceva “tu, candidati tu” ho mandato un messaggino “tieniti con i piedi per terra, io sono qui”.

Per me sono tutti validi. Lo è Marini, lo è Prodi, lo è Mattarella. Per me bisognava fare il giro delle sette chiese e poi si poteva proporre un nome secco. Poi Mattarella è diventato il nostro candidato, per me va bene. Non moriremo democristiani per origini diverse, ma io mi sento veramente dello stesso partito di Mattarella

L’intervista al Corriere della sera :

Bersani su Mattarella: «Sciocchezze incostituzionali non passeranno»

In sostanza Pierluigi Bersani guarda molto a quelle che saranno le competenze del Presidente della Repubblica e guarda moltissimo alle riforme che si stanno mettendo in atto, soprattutto quella elettorale. Su questi punti ha qualche pensiero. Soprattutto Bersani ribadisce sempre il concetto che un partito è un po’ come una ditta e bisognerebbe essere attenti alle opinioni di tutti. Dopo di ciò, personalmente rimane sempre fedele al partito

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

 

 

 

Bersani: non vedo rischio di congiure

 

 

Pd:Bersani, rischio spazio indistinto senza profilo autonomo

 

30/01/2015 12:24

Mattarella domani rischia il flop per mano dei “franchi tiratori”? “Io,francamente non avverto il rischio di congiure. C’è un clima positivo attorno al nome di Sergio Mattarella”, dice Bersani, leader della minoranza del Pd. In ogni caso “francamente faccio corna e scongiuri”, aggiunge. L’ex segretario dei democratici si augura che “chi nutre ancora dei dubbi, come Ncd, si renda conto che Mattarella è uno che conosce la Costituzione e sa che deve garantire l’unità della nazione e ragionare con testa da arbitro”. Comunque Pierluigi Bersani –  nel momento in cui Renzi è tornato ad incontrare i parlamentari Pd per rinnovare l’invito all’unità –    ha lanciato, anch’egli, un appello ai “suoi” della minoranza riformista-dem: “Mattarella!  fatelo per me”

Ecco i risultati della seconda votazione:

  • Presenti e votanti: 953
    Maggioranza: 673
  • Imposimato, 123
    Feltri, 51
    Castellina, 34
    Bonino, 23
    Rodotà, 22
    Sabelli, 14
    Gualdani, 10
    Pagano, 7
    Versace, 6
    Prodi, 5
    Severino, 5
    Mattarella, 4
    Razzi, 4
    Sangalli, 4
    Greggio, 3
    Guerra, 3
    Messina, 3
    Barani, 3
    Bersani, 2
    Cimmino, 2
    Finocchiaro, 2
    Frattini, 2
    Marinetti, 2
    Scognamiglio, 2
  • Voti dispersi, 143
    Schede bianche, 531
    Schede nulle, 26.

NOTA: anche Totti ha preso voti

 

Il foto diario della prima metà giornata : seconda votazione del Presidente della Repubblica alla Camera

 

Alle 9.30 in punto comincia alla Camera dei Deputati la prima chiama della seconda votazione per il Presidente della Repubblica

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

https://twitter.com/biancacle/status/561108477364670465

 

 

 

 

Prima fumata nera per l’elezione del Presidente della Repubblica. Si riprende domani mattina alle 9.30.

 

Questo slideshow richiede JavaScript.

Prima fumata nera per l’elezione del Presidente della Repubblica:

Raggiunte 538 schede bianche, il quorum alla prima votazione è di 673, ossia i 2/3 di 1009 grandi elettori, la maggioranza assoluta 505.

Le curiosità

Claudio Sabelli Fioretti ha raccolto 11 voti, Gabriele Albertini 14, Morelli 9, Mattarella 5, Cleo 8, Gualdani 6, Pierluigi Bersani 5, Marano 4, Scognamiglio 4, Marianetti 3, Martino 3, Merlo 3, Messina 3, Mieli 3, Pagano 3, Zitelli 3, Anna Finocchiaro 2, Ezio Greggio 2.

Il dato che più risalta in questa prima votazione è che probabilmente i grillini hanno votato compatti Ferdinando Imposimato, il quale ha raggiunto 120 voti.

Prodi è arrivato a quota 9, mentre Emma Bonino 25

COME SI ELEGGE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA (link)

Intervista a Bersani di questo pomeriggio a SkyTg24  (link)

camera-dei-deputati aula

Prima chiama : Elezione del Presidente della Repubblica

 

Cominciata la chiama per l’elezione Presidente della Repubblica.

Si parte dal  Senato 

Napolitano : Mattarella personalità di coerenza, impegno e serietà

Questo slideshow richiede JavaScript.

 

 

 

 

Renzi all’Assemblea Pd: Una prova di maturità, chiedo responsabilità ed unità. Ce lo chiedono gli italiani

4In genere terminiamo con “Ce lo chiede l’Europa” questa volta ce lo chiedono gli italiani.

 

Ai grandi elettori chiedo una prova di serietà come un gioco da bambini. Tutti sappiamo che quando giocano i bambini sono molto seri.

 

Mattarella, perchè costituzionalista e noi stiamo facendo le riforme costituzionali e per la sua personale storia di dolore, negli anni di piombo

Chiedo un’elezione come fu per Cossiga. Io avevo 10 anni e fu molto bella.

3

Pierluigi Bersani: Finocchiaro e Mattarella al Colle? Ok!

bersani 2

 

“Se tutti sono responsabili ce la si fa comunque”.
Così ha dichiarato Pierluigi Bersani sulla candidatura di Mattarella per il Quirinale,  assicurando che il pd terrà duro su questo nome.
“Berlusconi? Farà quello che vuole,abbiamo già tanti problemi”, ha poi aggiunto l’ex Segretario Pd
“Bene Mattarella e anche per Anna Finocchiaro: se il segretario indicherà il nome di matterella all’assemblea dei grandi elettori Pd, troverà tutto il partito unito su questo nome che saprà garantire le nostre istituzioni e la nostra democrazia” – è stato l’endorsement del premier “in pectore

 

Bersani: “Bene con Renzi, un politico al Colle”

bersani 1

Sono le 12.00 circa. E’ l’ora dell’incontro tra l’ex Segretario Pd e l’attuale, inquilino di Palazzo Chigi per un governo nato difficile eppure oggi fautore/autore/attore di quel cambiamento italiano tanto auspicato

28/01/2015 12:45

Renzi e Bersani si sono visti a Palazzo Chigi sul tema dell’elezione del presidente della Repubblica.

BERSANI: STRADA LUNGA MA RAGIONO BENE CON RENZI

“L’incontro è andato bene. Abbiamo ragionato bene. Ci sono delle personalità politiche. Ma abbiamo ancora davanti molti giorni”, dice l’ex segretario del Pd parlando con i giornalisti dopo il colloquio con il presidente del Consiglio.

Si sono fatti dei nomi per la candidatura al Quirinale?

“Certo che abbiamo parlato di nomi”, risponde Bersani.

Domani si comincerà a votare per il Presidente della Repubblica.

La correttezza politica ed istituzionale di Pierluigi Bersani gli impedisce di dire di più. Aspetta le mosse del Premier.

Poi il premier ha incontrato Pierferdinando Casini

bersani 2Renzi stamattina ha già presieduto le assemblee dei deputati e dei senatori del Pd e nel pomeriggio è previsto un incontro con Berlusconi. Il presidente del Consiglio ieri ha consultato le diverse forze politiche e ha ripetuto che il presidente della Repubblica si elegge dialogando “con tutti”.